CAI - Covigliaio Montebeni

12/10/2015 Circolare N.15110 del 12/10/2015

ESCURSIONE DI SABATO 7 NOVEMBRE 2015

COVIGLIAIO – MONTEBENI

• Mezzo di trasporto: MEZZI PROPRI - partenza 7:00 da Circolo/Caricentro - Via Generale

dalla Chiesa, 13 (ritrovo 6:50) - Rientro: ore 18:00 circa. Per chi preferisce previo accordo, è

possibile il ritrovo alle ore 8 al parcheggio di fronte al ristorante Passo della Futa (dove poi ci

fermeremo per il pranzo) per fare l'ultimo tratto fino all'attacco del percorso raggruppando le

macchine

• Pranzo: In ristorante - costo euro 20 da pagare in loco

• Difficoltà e dislivelli: E - ↗/↘ 400 ca complessivi

• Lunghezza: km 7 ca

• Tempo di percorrenza: h 3:00 (oltre le soste)

• Direttori di escursione: Giampaolo Arnetoli (338 5280187) –Gianna Masini (338 5395993)

• Quota di partecipazione: nessuna per i soci salvo l'eventuale rimborso a chi metterà a

disposizione la propria auto - (€ 8,00 assicurazione per i non soci, da versare alla

sottosezione CAI)

• Iscrizione: mediante il modulo allegato entro lunedì 2 Novembre presso la Segreteria de Il

Circolo (fax 055/691260, e-mail cari2000@caricentro.it o catia@caricentro.it) o telefonando a

Gianna Masini

• Info: Cell dei direttori di gita oppure caifi.crf@gmail.com

CENNI STORICI

La Rocca degli Ubaldini è documentata da cenni storici quindi sulla sua esistenza storica non ci sono dubbi. Sicuramente questa Rocca posta fra il Passo della Futa e Pietramala doveva sorgere a guardia di un antico percorso medievale e anche come torre di vedetta per controllare il territorio. Questa strada di crinale, deve aver perso definitivamente la propria importanza con l’apertura di un nuovo tratto pedemontano della strada detta “Traversa” che oltrepassava un percorso così difficile e congiungeva il Passo della Futa con Pietramala, passando da Covigliaio, località che, nel frattempo, era diventata Posta, cioè Stazione Granducale, del servizio statale postale con carrozze tirate da cavalli. Riguardo a questa Rocca, come già detto esistono poche informazioni e tanto meno delle piante antiche che la documentino. L’unica cosa che ci può venire in aiuto sono le mappe da satellite che documentano visivamente tutta la zona del Monte Beni ed un sentiero che da Covigliaio sale fino quasi alla vetta dove doveva trovarsi un pianoro, tuttora frequentatissimo chiamato Buca delle Fate. Questo nome, un po’ ingenuo, nasconde in realtà una sua origine storica precisa e si rifà alla storia dei romani e degli Etruschi. La denominazione “Buca delle Fate” la si trova anche nei siti archeologici Etrusco-Romani di Fiesole e presso Baratti-Populonia, dove la gente del luogo scavando trovava reperti antichi, infatti quasi sulla vetta del Monte Beni nel luogo detto “Buca delle Fate” sono state trovate anfore, pezzi di ceramica, ferri, antichi chiodi, ed altri reperti medievali, di ceramiche, brocche e vasellame del XIII sec.

DESCRIZIONE DELL’ESCURSIONE:

Dopo aver lasciato i mezzi all'uscita del paese di Covigliaio (mt.854) imbocchiamo il sentiero 735 su strada sterrata che dopo un breve tratto in piano gradualmente comincia a salire. Alla quota di mt.1040 incrociamo il bivio che a sinistra ci porterebbe sul percorso della Flaminia Militare e verso il Sasso di Castro, lo ignoriamo e proseguiamo sul nostro 735 che in breve ci porta ad un piazzale ed al termine della strada sterrata (mt.1115). Da questo punto inizia il sentiero vero e proprio che prosegue nel bosco e per tratti allo scoperto fino alla località chiamata “Buca delle Fate” (mt.1207) dove, da uno splendido belvedere possiamo ammirare tutta la vallata di Firenzuola ed i monti circostanti. Proseguendo, il sentiero, con dei tornati ci fa aggirare la parte più impervia e rocciosa portandoci infine sulla cima (mt. 1269) da cui si apre un panorama a 360 gradi che abbraccia a sinistra ben oltre le ultime alture dell'Emilia Romagna ed a destra la parte del tratto Appenninico Toscano (Giogo Futa ecc.). Proprio dove termina il sentiero, ci sono dei ruderi, forse dei resti di una torre che faceva parte della rocca difensiva di proporzioni ben maggiori della torre stessa. Ad un più attento esame sembrerebbe di riconoscere una specie di pianoro quadrilatero, a forma di rettangolo, molto esteso e sovrapposto a questo una specie di grande muraglia che doveva fungere da divisorio fra due Feudi diversi (forse feudatari di Bologna e Firenze).

Si ricorda che i Direttori di Escursione (che secondo la normativa che regola il C.A.I. NON sono "accompagnatori”) sono dei partecipanti a tutti gli effetti e non godono di alcun particolare beneficio. Poiché ogni partecipante alle nostre manifestazioni deve essere a conoscenza delle caratteristiche della gita e delle regole alle quali deve sottostare ed essere in grado di affrontare autonomamente le difficoltà della medesima, raccomandiamo che il Socio destinatario di questa circolare la porti a conoscenza dei familiari o altri soggetti che per suo tramite intendono iscriversi.

La Sottosezione del C.A.I., e per essa i Direttori di Escursione, declina ogni e qualsiasi responsabilità per eventuali danni a cose e persone che potessero verificarsi durante lo svolgimento della manifestazione. Per ovvie ragioni di sicurezza non sono ammessi i nostri amici cani, anche se la manifestazione si svolge con mezzi propri. Ogni partecipante, per il solo fatto di dare la propria adesione dichiara di accettare incondizionatamente quanto sopra esposto. Parimenti, la Sottosezione, e per essa i Direttori di Escursione si riserva di variare, qualora se ne ravvisasse l’opportunità per la migliore riuscita della manifestazione, in tutto o in parte, i programmi sopra dettagliati. Le decisioni dei Direttori di Escursione sono valide per tutti. Si fa presente che chi si allontana dal gruppo NON è più coperto dall’assicurazione.

ATTENZIONE!!! - I partecipanti dovranno essere adeguatamente equipaggiati e, in particolare, dovranno calzare scarponi (o scarpe da escursione) e non scarpe da ginnastica o altro.

PER QUESTA ESCURSIONE SI CONSIGLIA DI PORTARE ANCHE UN PAIO DI BASTONCINI DA TREKKING