Maggio Musicale Fiorentino-programma maggio

07/05/2022 Circolare N.22067 del 07/05/2022

FONDAZIONE MAGGIO MUSICALE FIORENTINO

PROGRAMMA DI MAGGIO

Il mese di maggio è ricco di appuntamenti per l'84 Festival del Maggio Musicale Fiorentino.

Il Teatro ci propone 3 opere e un concerto sinfonico: Romeo et Juliette con Juan Diego Florez e Valentina Nafornita. Le nozze di Figaro al Teatro della Pergola con la direzione del Maestro Mark Minkovski. I due Foscari con Placido Domingo.

Il concerto sinfonico diretto dal Maestro Zubin Mehta.

Romeo et Juliette

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - Sala Zubin Mehta

10 maggio ore 20.00

Il progetto di realizzare un’opera su Romeo e Giulietta di Shakespeare accompagnò Charles Gounod fin da giovane e per oltre un ventennio. Dopo la vittoria del Prix de Rome nel 1839, Gounod iniziò a comporre un’opera sul libretto di Felice Romani I Capuleti e i Montecchi (il medesimo messo in musica da Bellini) ma senza portarla a compimento. Nel 1865, nel pieno della maturità stilistica, il compositore ritornò sul dramma shakespeariano affidando la stesura del libretto a Jules Barbier e Michel Carrè, fidati collaboratori già autori del Faust. Così due anni dopo, il 27 aprile 1867 Rom éo et Juliette debuttò al Théâtre Lyrique di Parigi ottenendo immediato successo. Articolato in cinque atti, Roméo et Juliette presenta alcune differenze sostanziali rispetto alla fonte originaria, quali l’aggiunta del personaggio di Stéphano, paggio di Roméo interpretato en travesti da una voce femminile, e la scena del risveglio di Juliette alla fine dell’opera, che consente un ultimo straziante duetto con l’amato morente. Ma ciò che più risalta nell’impianto generale dell’opera è l’assoluta supremazia del tema d’amore sul tema della rivalità tra famiglie, che nella fonte shakespeariana è invece elemento di pari importanza. Quale unico motore dell’opera, l’amore tra i due giovani e sfortunati protagonisti determina infatti ogni scelta drammaturgica di Gounod, dalle arie di grande presa emotiva ai ben quattro duetti simmetrici (uno per ogni atto ad eccezione del terzo) che costituiscono l’ossatura del dramma e che, facendosi sempre più complessi dal punto di vista formale e drammatico, seguono l’evoluzione psicologica dei due protagonisti. Nuovo allestimento

Le Nozze di Figaro

Teatro della Pergola

11 maggio ore 19.00

14 e 15 maggio ore 15.30

Correva l’anno 1786 e il 1º maggio debuttava al Burgtheater di Vienna il primo dei tre capolavori realizzati da Mozart in collaborazione con Lorenzo Da Ponte: Le nozze di Figaro. Il soggetto, tratto dal ben noto Le mariage de Figaro, vergato da Beaumarchais nel 1778, è particolarmente congeniale a Mozart per situazioni e personaggi in gioco che si prestano a un’indagine psicologica in musica senza eguali prima di allora. La partitura è segnata fin dalle primissime battute da una prorompente vitalità: le note iniziali dell’ouverture ci trascinano nella folle journée di Figaro e compagni e da lì in poi la musica acquista un potere tale da diventare essa stessa azione attraverso colpi di scena, travestimenti, tranelli, mancate promesse, rivelazioni inaspettate, amori che provocano turbamento, ma anche nostalgia e tormento, fino al conciliante finale del quarto atto che ristabilirà l’armonia e l’ordine delle cose. Nuovo allestimento.

I Due Foscari

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - Sala Zubin Mehta

22, 25 e 31 maggio ore 20.00

28 maggio ore 17.00

Sesto titolo del catalogo verdiano realizzato durante gli ‘anni di galera’, I due Foscari, opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave, debutta al Teatro Argentina di Roma il 3 novembre del 1844. La première, come riferì Verdi stesso, si rivelò «un mezzo fiasco», dovuto in parte a un cast vocale impreparato e in parte ai limiti del soggetto scelto. Eppure, in prima battuta Verdi si era entusiasmato per quel «bel dramma, bellissimo, arcibellissimo» - così lo aveva descritto a Piave - il cui soggetto era ispirato all’omonima opera teatrale di Lord Byron, salvo poi rendersi conto in fase di composizione che mancava totalmente d’azione, risultando monotono e ripetitivo. Il dramma è infatti costruito interamente sul contrasto tra amor paterno e amor di patria del Doge Francesco Foscari e sulle pene di suo figlio Jacopo, accusato ingiustamente di omicidio e di aver tramato contro la Repubblica di Venezia. Nel corso dell’opera non accade nulla di più di quanto già espresso all’inizio e anche le aggiunte di Piave quali l’apparizione del fantasma di Carmagnola, o la scena madre di Lucrezia che irrompe coi figli al seguito dinanzi al Consiglio dei Dieci per difendere il marito, in realtà non riescono a movimentare una trama priva di elementi narrativi capaci di tenere viva l’azione teatrale. Ma pur mancando della vivacità d’azione e del nerbo dei drammi verdiani precedenti, I due Foscari si distingue per alcune soluzioni compositive nuove e sperimentali. L’orchestrazione, ad esempio, si fa più sottile e accurata, con un posto di primo piano riservato all’arpa e ai legni che restituiscono una tinta strumentale elegiaca e notturna perfettamente aderente all’immagine di Venezia descritta da Byron, i finali d’atto si concludono senza la tradizionale stretta e compaiono in maniera sistematica i motivi di reminiscenza; a ogni personaggio è associato infatti un motivo musicale che ricompare, come un biglietto da visita, ogni volta che i protagonisti tornano in scena.

Nuovo allestimento.

Concerto Sinfonico

Diretto dal Maestro Zubin Mehta

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - Sala Grande

26 maggio ore 20.00

Wolfgang Amadeus Mozart

Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore K. 543

Sinfonia n. 40 in sol minore K. 550

Sinfonia n. 41 in do maggiore K. 551, Jupiter

Per la prenotazione, dovrà essere seguita la consueta procedura, inviando una mail a pubblico.organizzato@maggiofiorentino.com con l'indicazione del numero di posti ed il settore prescelto.

SEZIONE TEATRO

Vanna Ulivi

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