Via Francigena Toscana - 2° tappa

28/09/2015 Circolare N.15101 del 28/09/2015

VIA FRANCIGENA TOSCANA – 2° TAPPA

PONTREMOLI – Villafranca in Lunigiana

MARTEDI’ 13 OTTOBRE 2015

• Mezzo di trasporto: pullman - partenza 7:00 da Circolo/Caricentro-Via Generale dalla Chiesa,

13 (ritrovo 6:50) o Area Servizio A1 Firenze Nord 7:20 (ritrovo 7:10) - Rientro: ore 19:30 circa

• Pranzo: a sacco

• Difficoltà e dislivelli: T - ↗/↘ 200 ca complessivi

• Lunghezza: km 12,5 ca

• Tempo di percorrenza: h 4:00 (oltre le soste)

• Direttori di escursione: Giampaolo Arnetoli (338 5280187) – Francesco Corsi (338 5280084)

Gianna Masini (338 5395993)

• Quota di partecipazione: 25,00€ min. 22 persone, 20€ se si supera le 30 persone (+8€

assicurazione x i non soci, da versare in pullman)

• Iscrizione: mediante il modulo allegato entro giovedì 8 ottobre presso la Segreteria de Il

Circolo (fax 055/691260, e-mail cari2000@caricentro.it o catia@caricentro.it) o telefonando

a Gianna Masini

• Info: Cell dei direttori di gita oppure caifi.crf@gmail.com

La storia ci insegna che le vie nascono sotto la spinta di fattori economici, politici o militari. Classico esempio le grandi consolari romane, che venivano realizzate di concerto con la conquista di nuovi territori e con la colonizzazione degli stessi. Diversa è stata l’origine della via Francigena, che costituisce una vistosa, quanto forse unica, eccezione. In primo luogo è da precisare che sin dalla sua nascita la via non si presentò come un percorso unitario, configurandosi piuttosto come un itinerario di massima, formato da un fascio di percorsi che permetteva di transitare per una successione di località, di volta in volta corrisponderti ad un valico montano, al superamento di un corso d’acqua, ad un centro abitato dotato di attrezzature ricettivo-assistenziali. Ma l’eccezionalità della Via Francigena risiede soprattutto nelle ragioni che motivarono la sua nascita, per parlare delle quali occorre rifarsi alla situazione venutasi a creare nell’Occidente con le invasioni barbariche, con il crescente crollo dell’impero romano e i riflessi di ciò sulle vie di comunicazione. La nascita della Via Francigena è da collegarsi alla ripresa delle comunicazioni ad ampio orizzonte che iniziò a manifestarsi soltanto nella seconda metà del VII secolo e sotto l’azione di un fenomeno di natura squisitamente spirituale: i pellegrinaggi.

Col pullman via autostrada A11 poi A12 (sosta per la colazione a Versilia) e A15 fino a Pontremoli.

Si lambisce l’abitato di Pontremoli e si imbocca la SR 62 in direzione di Aulla. Alla località di Pala (km 34 ca) inizia il ns. percorso sulla SP 35 che si lascia poco dopo.

Il percorso è senza particolari dislivelli lungo strade sterrate e sentieri, per tratti nel bosco. Si raggiunge in breve il borgo medievale di Ponticello risalente al XIV-XV sec. Caratterizzato da archi a sesto acuto, a tutto tondo e a botte, che collegano vie ed abitazioni. Successivamente si raggiunge la Pieve di Sorano, dedicata a Santo Stefano, uno dei migliori esempi del Romanico Lunigianese, sulla sponda sinistra del Magra. Gli scavi compiuti hanno dimostrato come in quel luogo esistesse un’antica fortificazione bizantina, presidio difensivo nella guerra contro i Longobardi. Si attraversa l’antico borgo di Filattiera di particolare importanza per la viabilità Francigena con la presenza di numerosi “ospitali” per il ricovero dei pellegrini. Proseguendo all’interno dei vicoli si arriva alla chiesa di S.Giorgio che conserva documenti di età longobarda sulla cristianizzazione. Si esce dalla cinta muraria e su mulattiera si raggiunge la pieve di Pizzo Mogano e quindi il borgo murato di Filetto, difesa bizantina contro i Longobardi del VI-VII sec. Il borgo ospita il Palazzo dei Marchesi Ariberti ed il Convento dei Frati Ospitalieri; poco distante l’oratorio di San Genesio del XVI sec.. Qui ci raggiungerà il nostro pullman, così potremo cambiarci le scarpe, lasciare gli zaini e raggiungere il vicino centro abitato di Villafranca in Lunigiana che ancor oggi conserva il fascino del passato nelle facciate delle case decorate da bifore e trifore, negli stemmi e insegne scolpiti sui ricchi portali. Nei pressi della porta nord del borgo si visita l’antico ponte sul torrente Bagnone, dove sorgevano i mulini e i torchi della comunità di Villafranca.

Si ricorda che i Direttori di Escursione (che secondo la normativa che regola il C.A.I. NON sono "accompagnatori”) sono dei partecipanti a tutti gli effetti e non godono di alcun particolare beneficio. Poiché ogni partecipante alle nostre manifestazioni deve essere a conoscenza delle caratteristiche della gita e delle regole alle quali deve sottostare ed essere in grado di affrontare autonomamente le difficoltà della medesima, raccomandiamo che il Socio destinatario di questa circolare la porti a conoscenza dei familiari o altri soggetti che per suo tramite intendono iscriversi.

La Sottosezione del C.A.I., e per essa i Direttori di Escursione, declina ogni e qualsiasi responsabilità per eventuali danni a cose e persone che potessero verificarsi durante lo svolgimento della manifestazione. Per ovvie ragioni di sicurezza non sono ammessi i nostri amici cani, anche se la manifestazione si svolge con mezzi propri. Ogni partecipante, per il solo fatto di dare la propria adesione dichiara di accettare incondizionatamente quanto sopra esposto. Parimenti, la Sottosezione, e per essa i Direttori di Escursione si riserva di variare, qualora se ne ravvisasse l’opportunità per la migliore riuscita della manifestazione, in tutto o in parte, i programmi sopra dettagliati. Le decisioni dei Direttori di Escursione sono valide per tutti. Si fa presente che chi si allontana dal gruppo NON è più coperto dall’assicurazione.

ATTENZIONE!!I partecipanti dovranno essere adeguatamente equipaggiati e, in particolare, dovranno calzare scarponi (o scarpe da escursione) e non scarpe da ginnastica o altro.

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